Martedì 1 dicembre
presso gli spazi del nido l’Aquilone ha preso il via QUIsSI CRESCE!,
progetto biennale di rivalutazione delle aree verdi dei cinque nidi comunali di
Macerata attraverso dinamiche partecipative coinvolgendo educatori, genitori,
amministratori e tecnici del settore scuola e ambiente.
Un progetto complesso e affascinante
che mira a ripensare insieme l’ambiente esterno, il fuori, come contesto
educativo importante alla stessa stregua di quello interno e di concepirlo
quindi secondo un’ottica più attenta a quello che la natura, per conformazione
e dimensioni, offre come supporto all’azione didattica.
Attraverso la dinamica del world
cafè, i quasi quaranta partecipati, tra comitato di gestione dei genitori,
educatrici, la coordinatrice dei nidi comunali Marzi Fratini, l'Assessore alla cultura e vicesindaco Stefania Monteverde e Giovanni
Romagnoli dell’Ufficio Tecnico ambiente si sono confrontati su delle parole
chiave che avevamo indicato, cercando di tirare fuori suggestioni suscitate dal
termine seguendo una connessione
tematica.
Abbiamo studiato dei termini che potessero essere iniettori ideali per
stimolare nei partecipanti un meccanismo di associazione di idee congeniali al
fine del progetto. Una modalità semplice e snella per capire, in base a
concatenazioni di parole, la visione di ciascun gruppo in merito alle
specifiche aree tematiche dei tavoli. Successivamente si sono letti insieme i
risultati di questo passaggio e si è riflettuto insieme sulle dinamiche
scaturite.
Il percorso partecipativo che
vedrà la sua conclusione nel dicembre del 2017 parte tastando il terreno dei
primi gruppi coinvolti, pensando, alla luce dei risultati ottenuti in questa
fase, di conoscere poi nello specifico e con più ampia partecipazione la realtà
e le esigenze di ciascun nido comunale. Il progetto procede bene e dimostra
quanto sia alta l’esigenza da parte di tutti i soggetti in campo di ragionare
in maniera nuova, guardando prima di tutto al bambino e alle sue esigenze di
crescita e sviluppo senza lasciarsi vincolare troppo da dinamiche personali e
limitanti.
In base ai dati racconti e rielaborati
da noi e alla luce dell’osservazioni fatte dalle educatrici in ciascun singolo
contesto verrà poi strutturato il prossimo passo. Un progetto comune, condiviso
che non mira solo a ripensare gli spazi ma a mettere in discussione le parti in
causa grazie ad una dinamica partecipativa che rende tutti elementi centrali di questo percorso che
guarda verso il futuro, un futuro fatto di dialogo e confronto per una comunità
partecipe e responsabile.
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